ESG
Titolo particolare, che accende probabilmente una lampadina.
Come potete immaginare, ESG è un acronimo.
Il suo significato: ENVIRONMENTAL, SOCIAL AND GOVERNANCE.
Ambiente, “sociale” e governance aziendale. Di cosa vi sto parlando? Di un trend, un concetto, che di anno in anno acquisisce sempre maggiore importanza e spazio nel mondo degli investimenti finanziari: la sostenibilità. Non è infatti un mistero la sempre crescente attenzione rivolta verso questo argomento, che
comprende infinità di tematiche: dai cambiamenti climatici alle abitudini comportamentali e di consumo, passando per il concetto di economia circolare. Con questa pubblicazione mensile non voglio però trattare questi temi, perché ritengo che le valutazioni in merito al concetto di sostenibilità siano estremamente personali e soggettive. Desidero invece fornirvi alcuni spunti concreti, per comprendere meglio il modo in cui questi aspetti stiano cambiando il sistema finanziario.
Partiamo dunque dalla definizione. L’acronimo ESG affiancato a strategie di investimento e/o strumenti finanziari, ci indica che il contenuto e le posizioni di investimento rispondono in tutto o in parte a concetti di sostenibilità finanziaria.
Nello specifico:
- Ambiente: attenzione rivolta alle emissioni di CO2, alla tutela della biodiversità, ai fattori legati alla crescita della popolazione mondiale, ai temi legati alla alimentazione;
- Sociale: questo aspetto riguarda invece i temi legati al lavoro minorile, ai diritti umani, alla tutela del lavoro e dei diritti dei lavoratori;
- Governance aziendale: dei tre quello probabilmente più “ostico”. In questo caso viene presa in considerazione la qualità di chi amministra e dirige società ed aziende, da diversi punti di vista( qualità professionale, assenza di reati commessi o di procedimenti penali e civili in
corso etc).